In questa guida parleremo di uno dei prestiti al giorno d’oggi più in voga, vale a dire quello destinato ai lavori di ristrutturazione di una casa o di un immobile. Nella maggior parte dei casi, chi ha la necessità di effettuare dei lavori di ristrutturazione nella propria casa, la prima o la seconda, richiede delle soluzioni di credito che sono pensate appositamente a tale scopo, tra cui i mutui ipotecari che prevedono la sottoscrizione di un’ipoteca sull’immobile che si intende ristrutturare oppure optano per dei prestiti pensati ad hoc per i lavori di ristrutturazione casa. In quest’ultimo caso, uno dei prestiti più gettonati è il prestito chirografario. Vediamo quali sono le caratteristiche di questo prestito e come è possibile valutare i principali aspetti di questo prestito per trovare la soluzione più inerente alle proprie esigenze personali.
Prestiti chirografari per ristrutturazione casa: cosa sono
Se la vostra intenzione è quella di richiedere un prestito chirografario per ristrutturare la vostra casa, allora sicuramente desidererete sapere come funzionano questi finanziamenti. Coloro che fanno richiesta di un prestito chirografario per ristrutturare casa spesso sono attratti dalla possibilità di godere di detrazioni delle spese previste. È un finanziamento che viene concesso da banche e finanziarie per eseguire lavori di diverso genere, sia negli ambienti interni che anche all’esterno della propria abitazione di proprietà. È possibile utilizzare la liquidità che si ottiene in prestito tramite questo finanziamento per effettuare interventi funzionali, oltre che inerenti l’estetica del vostro immobile, ad esempio nella facciata principale o in quella sul retro. È possibile inoltre anche utilizzare la liquidità ottenuta tramite il finanziamento richiesto per realizzare in toto la propria struttura abitativa.
Lavori di ristrutturazione casa: tutte le tipologie
Quando si parla di lavori di ristrutturazione di una casa bisogna tenere in considerazione il fatto che esistono più tipologie differenti di lavori di ristrutturazione di un immobile. Si parla ad esempio di manutenzione ordinaria, straordinaria e di ristrutturazioni di grandi opere. Ciascuna di queste tre tipologie di lavori hanno a che fare con tre tipi diversi di interventi per cui è possibile fare richiesta del prestito.
Gli interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria riguardano piccole opere realizzate spesso senza la necessità di disporre di una concessione edilizia. in questi casi, per effettuare questi interventi non occorre pagare nulla al comune in cui si trova la vostra abitazione o l’abitazione in cui intendete realizzare questi lavori di ristrutturazione e manutenzione. Gli interventi di manutenzione per grandi opere invece necessitano di una concessione edilizia, oltre che il versamento di oneri che vengono calcolati sulla base della tipologia di edificio che si intende ristrutturare e anche in base alla sua superficie.
Ristrutturare casa: meglio un prestito chirografario o un mutuo?
Un prestito chirografario è un prestito personale di tipo finalizzato rilasciato a coloro che sono in grado di dimostrare il possesso di una buona solidità reddituale, oltre che un contratto di lavoro continuativo. Nel momento in cui abbiamo la possibilità di dimostrare una solita busta paga, allora non ci sarà la necessità di dimostrare il possesso di garanzie ulteriori e sarà sufficiente quindi la firma da apporre su un documento per assicurare al creditore il regolare rimborso del debito contratto.
Uno dei vantaggi principali dei prestiti chirografari per ristrutturare casa riguarda il fatto che non è prevista la sottoscrizione di un’ipoteca su immobili per cui non occorre necessariamente possedere un bene da offrire in garanzia. I prestiti chirografari a differenza dei mutui prevedono però alcuni limiti, tra cui ad esempio sulla somma totale che si può richiedere, la quale per le persone fisiche non supera i 75000€, mentre per le persone giuridiche non può andare oltre i 120000€. Inoltre, un altro limite di questi prestiti è determinato dai tempi di rimborso che non possono andare oltre i 10 anni.