Nella maggior parte dei casi, banche e finanziarie concedono dei prestiti e dei finanziamenti solamente ai lavoratori dipendenti pubblici o privati oppure ai pensionati. Tuttavia, oggi anche i lavoratori autonomi e i liberi professionisti, ovvero che dispone di una partita IVA, ha la possibilità di accedere ad un finanziamento. Si tratta di prestiti pensati anche per coloro che non hanno un reddito da lavoro dipendente e che richiedono quindi dei prestiti personali senza disporre di una vera e propria busta paga.
Questi lavoratori svolgono una professione in modo del tutto autonomo e liberamente. Questo rappresenta certamente un vantaggio, ma allo stesso tempo anche un piccolo svantaggio. Infatti, non dispongono di un’entrata mensile fissa che è uguale per tutte le mensilità. La gamma di soluzioni messe a disposizione oggi per questi lavoratori sono numerose. È opportuno quindi andare alla ricerca delle soluzioni giuste per le proprie necessità e per le proprie esigenze economiche.
Sono disponibili delle soluzioni per freelance?
I prestiti personali per liberi professionisti sono dei finanziamenti destinati a tutti coloro che non fanno parte della categoria dei lavoratori dipendenti, ma che svolgono per l’appunto una professione di tipo autonomo. Questi soggetti non hanno la possibilità di dimostrare dei certificati che attestino delle entrate che derivano da un reddito fisso. Per tale motivo, sono dei finanziamenti che fanno parte della categoria dei prestiti senza busta paga.
I principali documenti che occorre presentare per accedere a questi prestiti riguardano solo il modello unico e il 730, al posto delle ultime due buste paga. Inoltre, i prestiti personali per liberi professionisti possono essere richiesti anche per delle specifiche finalità. Ci sono delle soluzioni pensate appositamente per chi desidera ristrutturare la propria casa oppure per chi desidera avere una somma di denaro per far fronte ad una spesa imprevista e urgente che occorre motivare. Spesso per la richiesta di questi prestiti possono essere richieste delle ulteriori garanzie, tra cui ad esempio la figura di un garante.
Prestiti per lavoratori autonomi
La richiesta di un prestito personale per lavoratori autonomi è abbastanza simile. In questo caso, si tratta sempre di lavoratori che svolgono un’attività autonoma, come ad esempio i capi di azienda o delle ditte. La documentazione principale da dimostrare per ottenere uno di questi finanziamenti è un documento d’identità in corso di validità, come ad esempio la propria carta d’identità, il codice fiscale o la tessera sanitaria. Bisogna poi presentare anche dei documenti che comprovino la propria situazione reddituale. Occorre quindi dimostrare la dichiarazione dei redditi oppure allegare il modello unico.
Modalità di richiesta di prestiti per lavoratori autonomi e liberi professionisti
Di solito, per la richiesta di questi finanziamenti occorre dimostrare delle garanzie ulteriori. Sono dei prestiti destinati a soggetti che hanno un reddito dimostrabile considerato sufficiente, ma essendo dei lavoratori senza busta paga, le banche seguono le loro politiche di rischio. È opportuno in questi casi quindi disporre dell’intervento di un garante. Ciò significa che i lavoratori autonomi e i liberi professionisti possono ricorrere, in caso di reddito non adeguato, alla richiesta di prestiti personali con garante. Questo è un soggetto che subentra al debitore principale, facendone le veci. Nel momento in cui questo dovesse risultare insolvente o inadempiente, il garante deve percepire un reddito dimostrabile considerato sufficiente e non avere altri finanziamenti a carico. Scopri tutte le informazioni utili che è importante conoscere su questi tipi di finanziamenti sul sito Come Chiedere Un Prestito.
Un soggetto, per fare da garante, non deve nemmeno essere un cattivo pagatore o un soggetto protestato, ovvero con protesti a carico. Se la figura non viene richiesta oppure non è disponibile, la banca o la finanziaria potrebbe richiedere anche delle ulteriori forme di garanzie, in particolare quelle reali. È il caso della sottoscrizione di un’ipoteca su una casa oppure di un pegno su un bene mobile registrato che sia di proprietà del richiedente del prestito.