Forse non tutti lo sanno ma oggi molti dipendenti delle piccole aziende possono richiedere delle soluzioni di credito pensate apposta per loro. Una piccola azienda viene definita così a partire dal numero di dipendenti che questa ha assunto e che lavorano al suo interno. Il numero massimo di dipendenti di una piccola azienda è fissato alla soglia di 15, vale a dire quindi che le aziende che hanno meno di 15 dipendenti sono considerate come delle piccole aziende.
Ottenere un prestito se si lavora in una piccola azienda
La maggior parte delle banche e delle società di credito disponibili oggi nelle nostre città e anche on-line erogano dei prestiti e dei finanziamenti ai dipendenti di aziende medie o grandi, ovvero che hanno numero maggiore di 15 dipendenti. I dipendenti delle piccole aziende spesso non hanno la possibilità di richiedere e di ottenere dei prestiti e delle forme di finanziamento. soprattutto se ad esempio non possono usufruire di un contratto di lavoro a tempo indeterminato e le piccole aziende non hanno a disposizione un fatturato solido ed elevato.
Tieni conto del fatto che i dipendenti di piccole imprese, vale a dire le aziende con un numero di dipendenti compreso tra 3 e 15, spesso hanno delle difficoltà ad avanzare una richiesta di prestito e finanziamento di ogni genere. I prestiti che questi lavoratori hanno la possibilità di richiedere sono di solito dei prestiti personali, oppure in alternativa può essere proposto a loro la modalità della cosiddetta cessione del quinto, che avviene tramite una trattenuta della rata mensile direttamente in busta paga. Con il prestito personale e con la cessione di un quinto, le banche possono valutare quindi il rischio di insolvenza e di rischio che corrono concedendo dei prestiti a lavoratori dipendenti di piccole imprese e di piccole aziende.
Requisiti necessari per ricevere un prestito
Per fare richiesta di un prestito personale, i dipendenti di una piccola impresa devono avere a disposizione un contratto di lavoro a tempo indeterminato, oltre ad avere un periodo di servizio di 2 o 3 anni. Inoltre, non devono essere inseriti all’interno della lista del Crif, ovvero quella dei cattivi pagatori e dei soggetti protestati. Inoltre, anche l’azienda ha qualche piccolo requisito, tra cui il fatto che deve avere più di tre dipendenti e deve essere stata istituita da almeno 4 o 5 anni. Si tratta dei requisiti minimi, considerati essenziali da ogni banca e ogni istituto finanziario, anche se poi molto dipende dall’ente al quale ci si rivolge per la loro richiesta.
Alcune banche ad esempio potrebbero richiedere dei periodi di anzianità maggiori, oppure anche una trattenuta della percentuale di TFR in base alla liquidità che viene richiesta in prestito. Nel caso in cui tu sia inserito all’interno della lista del Crif, è bene effettuare una richiesta di cancellazione personale, in alternativa puoi anche richiedere di ridurre l’importo di denaro richiesto. Le banche si mostrano di solito più flessibili nella richiesta di piccoli prestiti e possono anche stabilire dei piani di ammortamento più brevi nel tempo.
È prevista anche la cessione del quinto?
Tutti i lavoratori dipendenti delle piccole imprese possono fare richiesta di prestiti con modalità di rimborso con cessione del quinto dello stipendio, anche se le tipologie di prestiti per dipendenti di piccole aziende sono davvero numerose. In questo caso, tuttavia, occorre tenere in considerazione alcuni aspetti tra cui la situazione economica generale dell’azienda, ovvero la sua stabilità in generale. Il rimborso avviene attraverso una trattenuta delle rate mensili previste dal piano di ammortamento del prestito direttamente in busta paga. L’importo massimo consentito dei pagamenti rateali, tra cui anche gli interessi e i costi accessori, rappresenta al massimo un quinto dello stipendio, trattenuto direttamente dal datore di lavoro.